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B-25 Mitchell
Descrizione
Equipaggio5
CostruttoreNorth American
Data primo volo1/01/1939
Data entrata in
servizio
1939
Esemplari10596
Dimensioni e pesi
Apertura alare20,60 m
Peso a vuoto8835 kg
Propulsione
Motore2x Wright R-2600-29 Cyclone
Potenza1724 hp
Prestazioni
Velocità max433 km/h
Velocità di salita7 m/s
Velocità di virata31 s
Armamento
Mitatragliatrici6x Browning M2 da 12,7mm, 2x2 torrette Browning M2 da 12,7mm, 2x1 Browning M2 da 12,7mm
Bombefino a 1360kg
Il North American B-25 Mitchell era un bombardiere medio bimotore costruito dalla North American e impiegato principalmente dall'USAAF durante la Seconda guerra mondiale. È stato l'aereo con cui Jimmy Doolittle eseguì il suo famoso raid di bombardamento su Tokyo per dare un forte segnale al Giappone all'indomani dell'attacco a Pearl Harbor. Fu una vera impresa anche perché gli aerei decollarono dalla portaerei USS Hornet: era davvero impensabile partire con un aereo di quelle dimensioni da una pista così corta. È considerato come uno dei migliori bombardieri medi del conflitto. Il soprannome "Mitchell" è in onore del generale Billy Mitchell, uno dei primi grandi sostenitori dell'utilizzo della forza aerea per scopi militari.

Storia del modello

Il B-25 deriva dall'abbandonato progetto XB-21 risalente agli anni trenta: l'esperienza guadagnata servì nel progetto dell'NA-40 (il futuro B-25). Fu costruito un solo NA-40 e furono introdotte diverse novità per testarne l'efficacia, come ad esempio l'adozione dei motori Wright R-2600, che poi divennero lo standard di produzione, al posto dei Pratt & Whitney R-1830. Il prototipo si distrusse in un incidente di volo. Il risultato di queste sperimentazioni, ridenominato NB-40, fu sottoposto allo US Army Air Corps alla fine del 1939 per una valutazione. Fu inteso come un aereo da attacco al suolo per essere esportato alla Gran Bretagna e alla Francia, visto che entrambe facevano pressione per questo tipo di velivolo nelle prime fasi della Seconda guerra mondiale. Al progetto dell'NA-40B fu preferito quello che poi divenne il Douglas A-20 Havoc; nonostante questo, il progetto fu rivalutato dall'esercito per usarlo come bombardiere medio. L'NA-40B si distrusse in un incidente l'11 aprile 1939, ma diede comunque un'ottima impressioni ai tecnici che ne continuarono lo sviluppo.

Versioni

B-25A: prima versione del modello, montava due motori Wright R-2600-29 Cyclone che gli consentivano una velocità massima di 433 km/h e con una buona quantità di bombe, 24 esemplari
B-25G: nacque dal successo avuto dal prototipo XB-25G vista anche la grande necessità di un aereo da attacco al suolo e mitragliamento. Trasportava più armi e carburante rispetto al prototipo.
B-25H: versione migliorata del B-25G. Montava due mitragliatrici fisse in più nel muso e quattro nei pod montati nella fusoliera. Il cannone pesante M4 fu rimpiazzato dal più leggero T13E1. (×1000)
B-25J: l'ultima versione prodotta del B-25 e che rappresenta una via di mezzo tra la versione G e la versione H.

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